Emilia, anni ’60. Nani lavora nella tripperia di un macello e gestisce un negozio di alimentari con il fratello Domenico. Il suo sogno, però, è quello di diventare macellaio e ricomprare la casa contadina dove viveva con il nonno. Quando nel macello iniziano le lotte sindacali, Nani decide di schierarsi dalla parte del padrone, tradendo gli altri lavoratori. Sempre più isolato, Nani accetta lo sfruttamento e la violenza come parte della propria identità, rivolgendola non solo contro il corpo degli animali, ma anche verso le persone che più gli stanno vicino. Il Macello è uno spettacolo di teatro d’indagine che racconta il rapporto tra uomo, carne animale e lavoro. È il frutto di un anno di indagine su un luogo e un’attività censurati alla nostra vista: il lavoro dei lavoratori dei macelli. È basato su interviste con ex-lavoratori dei mattatoi emiliani e dalla storia familiare del nonno, rielaborate nella storia di Nani. La violenza dell’uomo sull’animale è il tabù che, messo alla luce, rivela il lato violento del capitalismo industriale. Raccontando le trasformazioni sul modo in cui concepiamo la nostra relazione con la carne, Il Macello racconta la nascita e il tramonto del capitalismo italiano, le sue promesse e i suoi inganni.